Spesso i Radioamatori vengono confusi con i CB e viceversa, ma esistono grosse differenze tra queste due figure di persone che utilizzano apparati ricetrasmittenti. Per essere CB è sufficiente utilizzare apparati per la Banda Cittadina (i famosi baracchini operano sui 27Mhz) per chiacchierare per radio con gli amici o per usarlo come passatempo o anche per lavoro.
Il servizio d’amatore e’ invece un servizio di istruzione personale, di intercomunicazioni, di ricerche tecniche, effettuato da amatori (OM), cioè da persone debitamente autorizzate, interessate alla radiotecnica a solo titolo personale e senza interesse pecuniario (definizione dei Regolamenti Radio, stabiliti alla Convenzione dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, ITU).
I radioamatori sono autorizzati in quanto provvisti di licenza, rilasciata da un’apposita autorità governativa, per operare apparecchiature ricetrasmittenti nella propria residenza o in altra sede, come pure su un veicolo, un natante od all’aperto. In Italia i radioamatori superano le 40.000 unità.
La licenza autorizza all’uso di alcune gamme di frequenza , assegnate al Servizio d’Amatore da accordi internazionali, ed assegna al titolare un nominativo, codificato secondo norme riconosciute in tutto il mondo, tramite cui e’ immediato individuare la nazionalità della stazione.
La comunicazione tra radioamatori, che costituisce un vero e proprio “Servizio” internazionale, come riconosciuto formalmente nel 1927 dalla Conferenza della U.I.T di Washington, dalla propria abitazione i radioamatori possono parlare con altri colleghi per mezzo del Codice Morse (telegrafia), in fonia (AM-FM-SSB), in RTTY (Telescrivente), in Packet-radio,PSK (Computers) o in SSTV (TV a scansione lenta) od in altri modi digitali.
Certo con gli attuali mezzi che ci sono oggi a disposizione, non è affatto difficile, ne tanto meno una novità, poter contattare una persona che si trova nell'angolino più remoto della terra allo stesso modo di una che abita nella stessa città o nel palazzo vicino, ma ciò di certo non da quella contentezza, quella soddisfazione, che si prova nel raggiungerla con i propri mezzi da casa, dall'auto o da qualsiasi altra posto e magari anche con apparati auto costruiti.
Ci sono Stazioni che operano anche con tecniche di trasmissioni sofisticate quali la trasmissione via satellite come ad esempio ITAMSAT, il satellite messo in orbita da radioamatori italiani. (che riceve il segnale e lo ritrasmette sulla superficie terrestre) e la trasmissione EME (ossia si usa la superficie lunare come uno specchio, il segnale rimbalza e torna sulla terra per essere captato da altro OM che si trova dalla parte opposta della terra). Anche nel campo delle trasmissioni di segnali digitali si sono raggiunte elevate prestazioni in velocità di trasmissioni dati, parliamo di 1.2Mb al secondo.
Le frequenze assegnate ai Radioamatori sono svariate e concesse in diverse bande di frequenza per cui potremo incontrare anche degli OM (Radioamatore) che si dedicano allo studio vero e proprio di parte di queste bande a loro assegnate (chiamati "cultori" di una determinata banda di frequenza) che annotano dei dati molto importanti per poi valutarli e metterli a disposizione di altri OM.
Da questi studi si può capire quali sono i momenti migliori della giornata, (anche in base alla stagione e alla frequenza) in cui si possono fare dei collegamenti con stazioni lontane grazie alla propagazione delle onde radio chiamati collegamenti DX (lunga distanza).
Molto importante è il ruolo che i Radioamatori svolgono nella vita sociale. Rilevante è il contributo che prestano in caso di calamità, mettendo a disposizione delle Autorità Competenti preposte i loro mezzi e la loro capacità nell’assicurare i collegamenti tra i vari enti al fine di divulgare le notizie, coordinare i soccorsi, riscuotendo di volta in volta simpatia ed elogi.
Sino ad oggi hanno effettuato egregiamente i collegamenti in caso di calamità, possiamo ricordare la partecipazione che fu essenziale nell’alluvione dal Polesine a Firenze e dei terremoti, in Friuli, in Irpinia e in Abruzzo e Marche ove in alcuni casi come nell’alluvione di Firenze riuscirono a sostituire per ben 48 ore le reti ufficiali di telecomunicazioni poiché danneggiate o distrutte dagli eventi.
Altra iniziativa molto importante è la divulgazione di messaggi di appello per la ricerca dei medicinali che vengono lanciati dal Gruppo Radioamatori Medici che hanno permesso di salvare delle vite o quantomeno alleviare le sofferenze delle persone malate.
Il Radioamatore non è certo in cerca di fama o di pubblicità ne tanto meno chiede di essere retribuito quando le apparecchiature sono usate per la collettività, anzi sostiene di tasca propria le spese per acquistarle e si sente appagato solo quando porta a termine un buon collegamento o riesce in un esperimento.